giovedì 9 ottobre 2008

Parma - Protesta all'università, tangenziale in tilt

La Repubblica Parma.it - 6 ott 2008

Campus irraggiungibile fino alle 10 a causa della protesta di
ricercatori e docenti. Solidarietà da parte del rettore Ferretti
L'obiettivo era farsi vedere e ci sono riusciti perfettamente. Gli
studenti e i dottorandi che hanno protestato contro la legge 133 che
taglia i fondi all'università e i ricercatori del CNR che hanno
protestato contro il decreto Brunetta anti-stabilizzazioni, hanno
praticamente bloccato la tangenziale sud dall'ingresso di via Villetta
fino all'uscita del Campus, sulla rotonda di via Langhirano. Al primo
giorno di lezioni universitarie attorno allo alla città si è creato un
ingorgo gigante, con decine di studenti, come mostrano le immagini,
obbligati a giungere a piedi al campus.

Una doppia manifestazione che ha coinvolto circa 100 persone, impegnate
a bloccare le auto all'ingresso dell'università e a informare i
cittadini sui danni che causerebbero le nuove leggi al comparto
dell'istruzione. Ma il volantinaggio ha causato un ingorgo gigante. E'
bastato qualche minuto di protesta per rendere impraticabile la rotonda,
e a catena tutta la tangenziale sud.

Fra le matricole e gli studenti però erano in pochi quelli che sapevano
delle manifestazioni: "Stiamo cercando di far sapere a tutti quanto sta
succedendo - ha spiegato il ricercatore Francesco Sansone, uno degli
organizzatori della protesta - perché vogliamo coinvolgere anche gli
studenti e soprattutto i ricercatori delle altre università". I
manifestanti in questa battaglia non verranno lasciati soli dall'ateneo.
Il rettore Gino Ferretti ha voluto fare i complimenti ai manifestanti:
"E' stata un'azione civile e corretta, una tranquilla manifestazione in
cui alcuni lavoratori hanno mostrato le loro motivazioni. Bisogna che
tutti si rendano conto delle difficoltà che vive l'università".

"Una protesta giusta - ha continuato il direttore dei corsi di scienze
dell'università Andrea Mangia - perché tagliare sulla ricerca e sulla
formazione significa precludersi gli sviluppi tecnologici futuri. Noi
eravamo fortissimi in tanti settori e abbiamo perso pian piano pezzi. La
mia attività era iniziata con i calcolatori olivetti. Ora siamo superati
da tutti i paesi che ci stanno vicino. Non sostenere la ricerca è un
autolesionismo".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Università di Palermo in moto.....docenti,ricercatori e studenti di tutte le facoltà 20 e 21 ottobre in corteo www.protestaunipa.info/home