giovedì 9 ottobre 2008

Firenze - Università, la protesta va sul ponte

Striscioni sui lungarni, volantini nei mercati. E venerdì corteo. Giài
occupata la facoltà di Agraria "No ai privati nell'università" (di Laura
Montanari)

Dopo le aule del polo scientifico di Sesto Fiorentino, anche la facoltà
di Agraria alle Cascine è occupata. Volantinaggio nei mercati e
striscioni in difesa dell'università affissi ai ponti sull'Arno:
«Salviamo l'università pubblica». Venerdì in corteo, università e scuola
(decreto Gelmini sulla maestra unica) saranno insieme. Il calendario
della contestazione è stato stilato ieri e approvato in una assemblea di
ateneo organizzata dagli Studenti di sinistra, molto affollata e alla
quale hanno preso parte anche ricercatori, docenti e personale tecnico
amministrativo. «L'università statale è sotto attacco: hanno previsto
tagli indiscriminati che raggiungeranno un miliardo e 500 milioni di
euro in cinque anni - spiega Francesco Epifani, del movimento -
Prevedono anche la possibilità di trasformare gli atenei in fondazioni
di diritto privato e questo comporta una serie di conseguenze negative,
per esempio scomparirebbe il tetto massimo per le tasse (oggi fissato
nel 20 per cento rispetto al fondo di finanziamento ordinario)».

Ieri all'assemblea nel cortile della facoltà di Agraria, gli studenti
sono arrivati in motorino, in macchina e anche con tre pullman partiti
da piazza San Marco, dal polo di Sesto e da Novoli radunando studenti da
varie facoltà. «Questa legge sancisce l'ingresso dei privati
nell'università: significa che la ricerca non sarà più libera, ma
orientata al mercato» spiega uno studente. «Questi tagli significano che
un'intera generazione di ricercatori, quelli che sono da anni precari
resterà fuori dal reclutamento» denuncia un docente. Intanto ieri dopo
un'accesa discussione, al polo scientifico di Sesto l'assemblea ha
votato a maggioranza per portare avanti l'occupazione fino a venerdì.
Stasera (ore 21,30) dibattito pubblico a cui tutti sono invitati
(famiglie degli studenti comprese) per confrontarsi con docenti e
ricercatori sulla situazione universitaria, giovedì mattina alcuni
professori del polo terranno lezioni all'aperto, in qualche piazza del
centro storico (probabilmente piazza della Repubblica). «Vogliamo
portare questa protesta a tutti, casa per casa perché se colpiscono
l'università colpiscono tutta la società» spiega uno degli Studenti di
sinistra. Stamattina davanti al rettorato presidio promosso dal
collettivo di Lettere. Mobilitazione e proteste anche a Pisa dove questa
mattina al polo Carmignani è stata convocata un'assemblea di ateneo
organizzata dalla rete ricercatori e coordinamento precari per votare
fra l'altro il blocco della didattica per una settimana.

Il video

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